Introduzione
Questo vecchio progetto è basato su due bei woofer Eminence Alpa 15 e sfrutta un’emissione dipolare. Il problema principale di realizzare un subwoofer con emissione dipolare è legato al fatto che il pannello che separa le due emissioni, anteriore e posteriore, dovrebbe essere di dimensioni piuttosto “importanti”, visto che la lunghezza d’onda a 30hz è superiore agli 11 metri. per cui evitare il cortocircuito acustico è ovviamente impossibile (a meno di non avere una bella casa grande).
Per ridurre un po’ le necessità, in questo caso si usa una struttura ripiegata, con i woofer affacciati l’uno verso l’altro, che comunque mantiene il principio di emissione dipolare con un’emissione anteriore ed una posteriore.
Il vantaggio di una struttura fatta così è che permette di:
- ridurre gli ingombri (il pannello è equivalente ad una larghezza di più di 200 cm)
- avere una forma più gestibile
- avere una struttura più rigida
- il fatto di avere delle aree di emissione leggermente più piccole della superficie dei woofer, consente di estendere leggermente la risposta in basso, avere un effetto passabasso maggiore, a discapito di una efficienza leggermente peggiore.
Realizzazione
I woofer usati, gli Eminence Alpha 15, sono da considerarsi dei woofer puri e non dei veri subwoofer; hanno un qts molto alto, che permette di essere impiegato in casse chiuse ad alte perdite. Questa caratteristica permette di pensare di utilizzarli anche in un dipolo, anche se con molte limitazioni.
Ovviamente Fs di 40hz, xmax di 3,8mm non consentono di aspettarsi una prestazione entusiasmante, magari forse verrà fuori più un woofer di rinforzo, che un sub, vedremo comunque.
La struttura è realizzata nel classico Mdf da 19mm; la larghezza dei due laterali è esattamente pari alla profondità dei cestelli dei woofer, in modo da irrobustire la struttura. I magneti infatti restano fuori ed una guarnizione posta sul cestello garantisce la tenuta. Gli altoparlanti sono collegati tra di loro da 4 tiranti fatte da barre filettate da 6mm; in questo modo l’accelerazione dei due coni, che “spingono” in direzioni contrarie, si compensa.
La struttura prevede solo un pannello superiore; la parte inferiore non è prevista, ma il suo compito viene svolto dal pavimento (una guarnizione posta sotto consente, più che altro, di mantenere ferma la struttura, visto che non c’è una pressione da contrastare).
Il pannello di Mdf aggiunto dietro serve per tappare il buco previsto per l’amplificatore, un classico Ciare Ysa100, poi sostituito da uno esterno.
Misure
Il sub è misurato a confronto con un sub autocostruito, munito di un woofer da 22 cm della vecchia serie “Tec by Vifa” in cassa reflex. L’amplificazione utilizzata è la stessa, tramite un modulo Ysa100 della Ciare. Si tratta di una misura piuttosto empirica: è stato utilizzato lo stesso ambiente senza però cercare la posizione ottimale per entrambi i sub; la misura è stata eseguita in campo lontano, dalla posizione di ascolto, filtrandola ad 1 ottava.
Tramite il passabasso incorporato nell’amplificatore, sono state fatte due misure, una con il filtro a 50hz e l’altra regolato a 120hz (i due valori massimo e minimo del filtro. Le curve gialla e grigia, a livello più alto, sono ottenute con il sub Tec.
La curva fucsia e rossa, le 2 più basse, sono ottenute con il sub a dipolo con i 2 Eminence.
In ogni caso si può notare che, a parità di regolazioni e di impedenza degli altoparlanti, il livello risulta più basso di più di 20 db, nel caso del sub a dipolo; mentre l’estensione verso le basse frequenze la situazione è simile, con i 30 hz che sono presenti a, indicativamente, –
Questa valutazione non è volta allo studio delle massime performance ottenibili dal dipolo, quanto alla stima delle differenze quantitative che ci possono essere con un subwoofer tradizionale. Ciononostante, nella curva intermedia, di colore arancione, si misura il livello del sub a dipolo aumentando al massimo i livelli, tenendo un limite di sicurezza dell’escursione massima dei 2 woofer.
Conclusioni
Il livello, di pressione massima ottenibile non è elevato, causa la limitata escursione del cono; l’estensione invece non è male, potrebbe andare per un ascolto musicale o ht “moderato”; c’è da dire che comunque un po’ d’aria viene comunque spostata, vista la superficie dei coni.
A mio avviso potrebbe essere una scelta da intraprendere pensando a realizzarne (almeno) una coppia; le dimensioni non sono eccessive, visto che si parla di un cubo di 40cm di lato, mantenendo comunque una emissione dipolare, da abbinarsi ovviamente a altoparlanti di analoga tipologia.